Damiano Greco, 50 anni, ex credit&controlling manager, per colpa della crisi, si è trovato in breve tempo senza più un ufficio dove andare al mattino. Inutile dire che i primi tempi sono stati duri. Accettare la nuova situazione è stata una lotta con se stesso. Ma ben presto ha capito che restare chiuso in casa non lo avrebbe portato da nessuna parte, così ha iniziato a pensare a come rimettersi in moto. Tra i vari strumenti presi in considerazione c’era anche l’outplacement a cui si è avvicinato con un po’ di diffidenza. «Conoscevo questo tipo di servizio solo attraverso il racconto di esperienze fallimentari riportatemi da conoscenti o colleghi», racconta, «ma ho scoperto presto l’importanza di scegliere accuratamente la società a cui affidarsi».
Cosa che Damiano ha fatto e con l’aiuto dei suoi coach, che lo hanno seguito durante tutto il percorso di ricollocazione, oggi siede di nuovo in ufficio con la qualifica di gestore debitori della pubblica amministrazione.
Non si finisce mai di imparare
«All’inizio del mio percorso ho effettuato una analisi oggettiva della situazione contingente, seguita da una presa di coscienza delle mie capacità», ricorda. «In un secondo momento sono stato stimolato a mettere in campo una serie di attività con l’obiettivo di riattivare o rinforzare i miei strumenti personali ovvero: skills, capacità di problem solving e networking. Ma sono stato anche invitato a seguire corsi di formazione utili per la mia attività di ricollocazione». La fase del percorso di outplacement che ha trovato più utile? Senza dubbio quella «che mi ha insegnato a gestire lo stress da colloquio unita all’apprendimento di nuove strategie di comunicazione».