L’intervento di Outplacement

La risorsa umana in azienda ha una vita che si compone di tre fasi: l’entrata, la permanenza e l’uscita.
Mentre le prime due fasi sono improntate ad una FILOSOFIA positiva e costruttiva, l’ultima è caratterizzata generalmente da negatività.

L’intervento dei professionisti della ricollocazione propone innanzitutto un cambiamento culturale, ponendo il problema in un’ottica e POSITIVA e COSTRUTTIVA, attraverso la quale il dipendente arriva a valutare il proprio valore, prendendo in esame non tanto il suo “attuale” impiego, ma la sua “impiegabilità” sul mercato del lavoro.

L’obiettivo finale diventa la RICOLLOCAZIONE della persona.

Le società di outplacement non partecipano ovviamente alla fase di uscita del dipendente dall’Azienda, ma neanche al suo collocamento in altra azienda.

Forniscono invece al “candidato” loro affidato una vera consulenza, svolgendo al suo fianco ad un importante lavoro di autoanalisi, individuando le aree di riqualificazione e fornendo tutte le informazioni utili a consentirgli un pronto reinserimento nel mondo del lavoro. “ ”

Le società di Outplacement affiancano il candidato in un importante lavoro di autoanalisi, individuando le aree di riqualificazione e fornendo tutte le informazioni utili a consentirgli un pronto reinserimento nel mondo del lavoro.

Lo schema base su cui si fonda l’intervento prevede dunque di:

  • 1 affidare al dipendente un ruolo “attivo” (non lasciare una risorsa inutilizzata e ferma, ma fare in modo che si muova verso sbocchi di mercato, possibili per le sue caratteristiche e aspirazioni)
  • 2 supportare questa sua azione con aiuti finalizzati (supporti logistici, metodologici, psicologici, ecc.) a carico dell’azienda, tramite organizzazioni specializzate.

La ricollocazione professionale rappresenta una soluzione vantaggiosa per tutte le componenti del sistema:

  • 1 la persona, che si ricolloca partecipando attivamente all’operazione
  • 2 l’azienda, che chiude un rapporto in modo definitivo, “costi” compresi
  • 3 la business community, che non sostiene costi di assistenza, ma si ritrova una risorsa prontamente disponibile.

Le normative che regolano i servizi di ricollocazione professionale

Normativa precedente

Con la Finanziaria 2001 (legge 388/00), il Governo ha deciso di regolamentare la fornitura dei servizi che facilitano l’accesso al mercato del lavoro: è stato per tanto modificato l’art.10 della Legge 469/97, a seguito di un lungo lavoro cui AISO (Associazione Italiana Società di Outplacement) ha attivamente collaborato.

Infatti oltre alle attività di collocamento privato, sono state normate anche le attività di ricerca e selezione e quelle di supporto alla ricollocazione professionale (outplacement).

La legge detta precisi requisiti qualitativi, alle quali le società operanti nel settore dovranno uniformarsi per ottenere l’accreditamento ministeriale. Tutte le società AISO hanno conseguito l’accreditamento ministeriale. Il tutto per la massima trasparenza e garanzia del mercato del lavoro.

Situazione legislativa attuale

Con l’emissione della circolare applicativa della Legge Biagi, si è completato l’iter formale per l’avvio della nuova organizzazione del mercato del lavoro italiano.

Per tanto il D.M. 276/03 (legge Biagi) diventa operativo facendo entrare nel pieno della loro attività le previste “agenzie per il lavoro” (cioè le strutture che erogano servizi di supporto al mercato del lavoro).

Questo vale anche per la cosiddetta tipologia d.) delle suddette agenzie (secondo la codifica della legge); cioè quelle in attività di supporto alla ricollocazione professionale (outplacement).

AISO ha seguito tutto l’iter ministeriale insieme ai colleghi delle altre associazioni e ha dato istruzioni ai propri associati per adempiere a quanto richiesto.

Le società AISO – tutte accreditate presso il Ministero già con la precedente normativa – sono dunque pronte per adeguarsi alle nuove esigenze.

In particolare la nuova normativa non richiede più l’oggetto sociale esclusivo per l’attività prevista, pur mantenendone una differente caratterizzazione: ma concede alle società di esercitare anche attività consulenziali sempre nel campo delle risorse umane.