Reindustrializzazione ed Outplacement: strumenti per mitigare la crisi

Chimico/farmaceutico, automotive, engineering: sono questi i settori in cui sono stati maggiormente ricollocati i quadri e dirigenti. Lo rivela un’analisi di Vertus, società di consulenza manageriale. Le funzioni vendite, produzione, amministrazione e finanza, marketing hanno registrato l’incremento più consistente. Dallo studio emerge, inoltre, che  stanno aumentando i lavoratori che cambiano settore e posizione e che i lavoratori inseriti in programmi di ricollocamento hanno sempre di più la necessità di sviluppare nuove competenze per rispondere alle esigenze di nuovi ruoli professionali.

Le competenze invecchiano e il cambiamento tecnologico costringe i lavoratori a utilizzare strumenti e metodi vieppiù innovativi e quindi ad aggiornarsi e ad acquisire nuove competenze. Conseguentemente, la sfida per le aziende è quella di adattarsi ai cambiamenti sempre più veloci, anche con riferimento alla propria popolazione aziendale. Da qui nasce la necessità di adottare un comportamento socialmente responsabile a favore del reinserimento nel mondo del lavoro, adottando percorsi di Outplacement che offrano un sostegno concreto ai lavoratori in uscita o, per i casi più drastici nei quali un’unità produttiva debba cessare definitivamente, proponendo percorsi virtuosi di reindustrializzazione che offrano un futuro all’intera fabbrica e ai suoi lavoratori. Reindustrializzazione ed Outplacement sono gli strumenti potenti di politiche attive, talvolta complementari, a disposizione delle imprese per mitigare la crisi nel segno della sostenibilità sociale. 

“Lo strumento della reindustrializzazione, integrata spesso a percorsi di Outplacement o di “supporto al cambiamento”, consente quindi di mitigare gli effetti di crisi occupazionali (e reputazionali) connesse a decisioni di chiusura / ridimensionamento di stabilimenti industriali. Ci rivolgiamo a grandi gruppi interessati a mantenere i rapporti con tutti gli stakeholders, ma con necessità di chiudere o ridimensionare stabilimenti produttivi per razionali prevalentemente strategici”, spiega Alessandro Ielo, fondatore e managing partner di Vertus.

“Occorre supportare la trasformazione industriale e organizzativa attraverso metodologie consolidate che possano favorire processi di evoluzione in nuovi paradigmi produttivi nel segno della circolarità e della digitalizzazione. Sempre più le aziende si stanno rendendo conto che questi complessi processi di transizione – perché possano avere successo anche nel medio – lungo termine – devono essere socialmente sostenibili e realizzati da professionisti specializzati.”, conclude Ielo.

Vertus è un gruppo di società di consulenza manageriale che supporta aziende e persone nei processi di cambiamento in ambito industriale ed organizzativo.