Da dirigente a oste. Con soddisfazione

Nuova vita, nuovi orari, nuovo lavoro, nuove amicizie. Rimettersi in gioco a 50 anni non è uno scherzo ma ce la si può fare. Basta essere determinati e avere un progetto ben chiaro in mente.
Lo sa bene Maria Paola Gandolfi, 52 anni, ex dirigente Siemens, oggi titolare di una vineria a Milano. «L’azienda nel 2007 ha siglato una joint venture con Nokia e sono iniziati gli esuberi», racconta Maria Paola. «Per favorire le uscite volontarie di personale l’azienda aveva iniziato a proporre incentivi all’esodo e nel 2010 ho deciso di aderire, anche perché in quell’ambiente, dove ho vissuto 25 anni della mia vita, non mi trovavo più, non mi piaceva più quello che facevo. Così ho colto l’occasione per realizzzare un sogno che da un po’ di tempo avevo nel cassetto».

Cambiare non per riciclarsi ma per evolvere

Certo passare da un lavoro fisso a uno in proprio non è stata una passeggiata. Per questo Maria Paola si è appoggiata a una società di outplacement. «L’azienda dava la possibilità di avere il supporto di una società specializzata in transizione di carriera. Loro mi hanno aiutato a schiarire le idee e a realizzarle», precisa Maria Paola. «Con il loro aiuto ho stilato il mio business plan, mi sono iscritta a corsi obbligatori per legge dedicati a chi vuole aprire una attività come la mia».
Oggi Maria Paola ha un socio e nel suo locale, che conta 20 coperti all’interno e 30 in giardino, vende vino, lo serve, offre pasti caldi a mezzogiorno e aperitivi la sera.
Il lavoro non manca, tanto che ai tavoli oltre a lei servono altre tre persone. Nessun pentimento. Anzi. «Credo che quando il vento cambia bisogna avere il coraggio di cambiare, non per riciclarsi, ma per capire cosa amiamo fare davvero e per sfruttare al meglio le nostre abilità».