Un’analisi di Talent Solutions, brand di ManpowerGroup, partner delle aziende nella loro crescita attraverso tutto il ciclo di vita dei talenti, rivela che la fascia di età dei lavoratori coinvolta nei processi di supporto alla ricollocazione professionale è costituita per l’80% da chi ha tra i 45 e i 60 anni. Avendo in media stipendi più alti e un’attitudine al cambiamento più bassa, alle persone over 45 viene richiesto uno sforzo duplice. Questo comporta la possibilità di trovarsi maggiormente in difficoltà rispetto ai più giovani nel momento in cui ci si deve ricollocare. Nei lavoratori senior c’è però un valore aggiunto importante che le aziende tendono a considerare sempre di più: si tratta di persone che quasi sempre hanno maturato esperienze di situazioni di crisi. L’analisi di Talent Solutions evidenzia inoltre che chi ha 55-60 anni ha infatti vissuto l’impatto delle diverse crisi che si sono susseguite nel 2001, nel 2008, nel 2013, poi il Covid. L’esperienza maturata nei momenti di crisi è fondamentale che venga messa a disposizione delle aziende perché le crisi hanno connotati che possono riproporsi. Un altro esempio molto attuale è quello della dinamica inflattiva che ha caratterizzato il 2022 e il 2023, con un impatto sul potere di acquisto che non vedevamo dagli anni ’80. Per di più non si parlava di potere di acquisto con la frequenza con cui se ne parla oggi dall’epoca del passaggio dalle lire all’euro.
“Le difficoltà di oggi – spiega Cristiano Pechy De Pechujfalu, director di Talent Solutions e presidente di AISO, Associazione Italiana Società di Outplacement – non riguardano la seniority dei lavoratori, quanto l’attitudine al cambiamento di chi ha vissuto un’intera carriera nella stessa azienda. Allo stesso tempo, la sfida per le aziende è quella di adattarsi ai cambiamenti sempre più veloci del mercato del lavoro. Da qui nasce la necessità di supportare le transizioni di carriera, ed è sempre più importante accompagnare queste transizioni con un supporto nel reinserimento nel mondo del lavoro, adottando percorsi di outplacement che offrano un sostegno concreto ai lavoratori”.
“L’aspettativa è che nel 2024 vi sia un maggior utilizzo dell’outplacement” – aggiunge Cristiano Pechy De Pechujfalu – “Mi riferisco in particolare alla Regione Lombardia, dove i dirigenti con un’età compresa tra i 50 e i 62 anni, residenti o domiciliati nella Regione, che hanno perso l’impiego da almeno un mese, possono presentare domanda di finanziamento per usufruire di voucher per la ricollocazione. È un forte segnale da parte delle istituzioni per aumentare la capacità delle imprese di innovare, competere e supportare lo sviluppo del territorio. Con AISO stiamo parlando anche con altre Regioni che hanno mostrato interesse a introdurre questo strumento”.